Si tratta della stessa tecnica selvicolturale messa in campo dal progetto AForCLimate negli interventi previsti nelle faggete delle aree dimostrative di Mugello, Molise e Sicilia, illustrata in questa occasione dal ricercatore del CREA Foreste e Legno Francesco Pelleri, che ha mostrato i risultati incoraggianti raccolti a seguito di una sperimentazione ultradecennale.
La tecnica consiste nell’individuazione di un numero variabile di 50-100 piante obiettivo ad ettaro dalle ottime caratteristiche tecnologiche e di stabilità, che vengono segnate e attorno alla quale vengono realizzati diradamenti dall’alto con lo scopo di eliminare le piante concorrenti. In questo modo viene stimolato lo sviluppo della chioma delle piante obiettivo e di conseguenza un maggiore accrescimento delle piante scelte, che potranno arrivare a fine turno con fusti di qualità più apprezzati dal mercato.
Questa tecnica è stata scelta dal progetto in quanto decisamente interessante per poter monitorare gli accrescimenti delle piante obiettivo in differenti situazioni climatiche una volta realizzati gli interventi selvicolturali. I primi interventi previsti saranno completati entro la primavera 2019.