Una delle attività più interessanti del progetto AForClimate è quella di realizzare degli strumenti per poter prevedere le “pascione” nei boschi di faggio, ovvero quelle annate dove la fruttificazione è particolarmente abbondante.
Nonostante sia ancora necessario indagare in profondità il fenomeno, una recente ricerca, sviluppata all’interno del progetto, ha mostrato come sia possibile cercare di prevedere la probabilità di produzione di seme delle foreste di faggio utilizzando modelli e algoritmi più o meno complessi.
Un articolo scientifico su questo tema è stato pubblicato sulla rivista “Annals of Forest Science”. Nel lavoro si tratta in particolare dell’applicazione ShinyForeMast, che si basa sul corrispettivo pacchetto foreMast, ovvero una serie di funzioni utilizzabili nell’ambiente di programmazione R che permettono di ottenere la possibile produzione di seme nell’anno corrente, usando dati meteorologici legati alla temperatura e alla precipitazione media del periodo estivo dei due anni precedenti.
Con questo semplice metodo diventa possibile pianificare anticipatamente le attività da svolgere in faggeta, migliorando la gestione forestale, adattandola ai cambiamenti climatici e ad un utilizzo sostenibile delle risorse.
Un riassunto dei risultati dell’articolo è apparso sul sito di SISEF – Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale nell’ambito dell’iniziativa “#SISEFperCOP26”.
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The LIFE AForClimate project aims to provide concrete options to achieve solutions in forestry and forest planning that are effective in adapting to climate change. The objective is to adapt the management of the beech forests (Fagus sylvatica) to the variability of climate and its changes during time by programming forest management and interventions on the basis of climate cycles.